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1.8.10

VECCHI PARTIGIANI DIVENTANO WRITER CONTRO LA SCRITTA DEL DUCE


I vecchi partigiani diventano writer “Che vergogna quel motto del Duce”  

Grosio, in provincia di Sondrio, fu una delle capitali della Resistenza antifascista. Una frase di Mussolini fatta scrivere dal regime e recentemente restaurata è stata imbrattata con la scritta "Vergogna". 
Autori, due partigiani di 87 e 83 anni.
Due ragazzi irresistibili che sono classe dirigente a tutti gli effetti: Giuseppe Cecini, 83 anni, è stato sindaco, Giuseppe Rinaldi, 87 anni, è il presidente provinciale dell'Anpi: "ora dovrò dimettermi: chi è indagato non può avere cariche nell'associazione".

"Bisogna essere forti nel coraggio. Mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti", dice la frase mussoliniana restaurata nel 2005 con l'intero palazzo che ospita uffici comunali e il parroco e che durante la Resistenza era sede delle Brigate Nere.
I partigiani non l'hanno mai presa bene, ma né la minaccia di non presenziare più alle cerimonie ufficiali né tre incontri col sindaco di allora sono serviti. Mentre il primo cittadino attuale non ha ancora deciso il da farsi. Allora i due hanno agito in proprio, all'alba di qualche giorno fa: hanno appiccicato in cima a una canna da pesca un pennello e hanno scritto un bel "Vergogna".
In piazza passavano giovani che hanno preso a calci l'auto dei partigiani accusandoli di inciviltà. 
Ma gente sopravvissuta a picchiatori e squadracce non si fa spaventare da qualche ragazzotto, e i due hanno risposto agli insulti con gli insulti.
L'assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Curti, che è anche presidente della sezione di Grosio dell'Anpi  dice che è stata una chiara provocazione, quella frase di Mussolini andava cancellata del tutto, non rifatta".
01 agosto 2010, tratto da la Repubblica

Dal sito: Il Russo così titola e commenta:

Vecchi si, ma con due coglioni grossi così!


E mi vien da sorridere, per non dir da piangere, di quei pistola che vengono definiti giovani (ma più conservatori e reazionari di testa di qualunque vecchio imbruttito, arido e  giustizialista che esista) che li hanno rimbrottati perchè non si scrive sui muri.
Quello che vi ha seccato, giovani zombie, e che sti due sono più giovani e liberi di voi e delle vostre pseudo-convinzioni di legalità (anche se a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, la domanda viene spontanea: non è che siamo in presenza di giovani nostalgici?) che fanno pena di fronte alla loro statura etica, morale e democratica.

christian: ciao russo non son comunista ma sono un poeta: 

ode a cecini e rinaldi

cecini e rinaldi
83 e 87 anni
si alzan presto la mattina
per scrivere su un muro
che alla loro età
non è proprio di gran moda
e scrivono vergogna
sul restauro di una targa
che non vuole dire nulla
a parte il qualunquismo
della sua affermazione
nella sede del comune
e la casa del pretazzo
che durante la guerra
fu sede delle brigate nere
e se la sono vista brutta
perchè dei giovani fascisti
son prontamente intervenuti
a difendere l'orgoglio
della luce nazionale
han preso a calci l'automobile
dei 2 simpatici vecchietti
che come niente fosse
han mandato st'ignoranti
a far delle pugnette
yo!!! 

01 agosto 2010

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