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10.2.13

COMITATO SALOMONE, MILANO: DOPO ANNI DI PAROLE ORA VOGLIAMO I FATTI

Dai territori abbandonati delle periferie popolari di Milano COMUNICATO
Situazione attuale: A fine 2012 il Comitato di Quartiere Salomone ha saputo che i 10 milioni € stanziati da Aler per la riqualificazione edilizia non c’erano in quanto frutto di "previsioni" non verificatesi.  Ma a giugno 2012 c’erano, tanto da portare il progetto in commissione europea  ottenendone un finanziamento. Dove sono finiti ora 10 milioni di € ?

Oltre 1.000 persone, 477 famiglie si chiedono come sia stato possibile che Aler per anni abbiaconfermato le speranze di poter tornare a vivere in modo decoroso, fornendo anche previsioni diinizio e fine lavori, ovviamente non mantenute. Che "fiducia" futura per Aler ?

Tale comportamento non è meno grave degli scandali che periodicamente coinvolgono Aler. In realtà è molto più grave in quanto incide direttamente e negativamente sulla qualità della vita quotidiana di un intero quartiere a cui si sono tolte, in silenzio, le garanzie certificate per anni.

Il comune ha ottenuto poi la designazione di 7 milioni di € al quartiere, fondi di Aler ricavati da oneri di urbanizzazione da privati. Una cifra ampiamente insufficiente - il preventivo attuale è salito a 18 milioni di € - senza date certe di disponibilità, per un quartiere dove anche la manutenzione ordinaria lascia molto a desiderare da decenni.

C'è qualcosa di non chiaro nella gestione di Aler così come nel rapporto di trasparenza che dovrebbe avere con i suoi inquilini ai quali con puntualità chiede il dovuto anche per servizi scarsamente erogati o per nulla, come avvenuto per il riscaldamento insufficiente o nullo e non rimborsato nonostante gli accordi presi e verbalizzati.

Gli interventi di sgombero sono stati continuamente rimandati così le occupazioni aumentano costantemente soprattutto nel fine settimana per l'assenza dei custodi; sono stati pressoché sospesi gli sgomberi in fragranza di reato da oltre un anno. A favore di chi? Dei regolari assegnatari e persone per bene? 

Si evidenzia la grave situazione di degrado esistente connesso anche all'abusivismo non gestito e all'urgenza degli interventi manutentivi straordinari e di ripristino della legalità.

L'ultima giustificazione ricevuta da più parti è univoca: non vi sono sufficienti Forze dell'Ordine per intervenire.

Basta scuse, la situazione deve essere affrontata in ambito politico e ognuno deve assumersi le sue responsabilità passate e presenti dato che per anni è stato rimesso il conto da pagare alle 477 famiglie di residenti, per loro natura fragili e a cui non spetta tale compito.

Dov'è finita la documentazione fornita nel corso degli anni ad Aler, Forze dell'Ordine, consiglieri, ecc. ? Vogliamo sapere chi doveva agire e non lo ha fatto. Un dossier è stato consegnato direttamente nelle mani dell'ex Questore di Milano Alessandro Marangoni nel gennaio del 2011; esito nullo.

L'ex assessore Lucia Castellano ha dichiarato recentemente che il regolamento per il funzionamento della "Commissione Consuntiva" - quella che deve valutare i singoli casi di abusivismo - è pronto ma che mancano le firme del nuovo prefetto, questore e assessori competenti. Un po' poco visto che per preparare tale documento ci sono voluti oltre un anno e mezzo dall'insediamento di questa giunta; sulla situazione di illegalità presente in quartiere non ha avuto altro da dire se non che ci abbiamo provato.

In tale contesto c'è da chiedersi che senso può avere lo stanziamento di 350.000 euro in tre anni approvato nel dicembre 2012 dal comune, in quanto privo dei presupposti essenziali e sempre condivisi di riqualificazione contemporanea edilizia e sociale. Gli inquilini hanno imparato che non basta cambiare un vetro se non si rimuovono le cause per cui lo si rompe.

E' urgente che si proceda progressivamente alla "bonifica" del quartiere e che gli alloggi liberati siano immediatamente riassegnati anche prevedendo a spese dell'assegnatario con successivo rimborso, i lavori di messa a norma dell’appartamento, per i quali Aler sostiene di non avere i fondi . In tal modo si romperebbe il cerchio ingestibile di appartamenti lasciati vuoti per essere occupati, poi sgomberati e rioccupati nuovamente con inutile consumo di fondi da parte di Aler e del Comune e nessun beneficio per le famiglie in lista di attesa. 

Non ci sarebbe da stupirsi se, per l'ennesima volta, tutto sarà procrastinato a dopo le elezioni, non certo nell'interesse dei cittadini.

Il Comitato di Quartiere Salomone ritiene che il "Tavolo di Lavoro" istituzionale non svolge più da tempo il compito per il quale è stato creato: la gestione del progetto di riqualificazione edilizia e sociale. Il mancato procedere del suo compito è responsabilità di Aler e delle istituzioni cittadine. Tale situazione ha inoltre generato nel tempo, una carenza di fiducia verso le istituzioni competenti come emerso collegialmente dall'ultima riunione del Tavolo svoltasi il 30.1.2013.

Il Comitato di Quartiere Salomone, quindi, si ritira da tale ambito che ritiene, purtroppo, ormai inutile e superato. Attende una sollecita convocazione da parte del Sindaco di Milano Pisapia, congiuntamente con gli assessori competenti, il Questore e il Prefetto per chiarire e definire il futuro del quartiere e degli oltre mille cittadini che vi abitano. 

Riteniamo tale situazione una grande sconfitta civile, del diritto, della democrazia e della partecipazione e collaborazione tra cittadini e istituzioni. 

Comitato di Quartiere Salomone 

Vedi: COMITATO DAI QUARTIERE SALOMONE: AGGIORNAMENTO PROGETTO RIQUALIFICAZIONE  MILANO


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